In collaborazione con i propri soci, Look At presenta una serata aperta al pubblico interamente dedicata alla cultura fotografica… Tre autori raccontati da tre soci di Look At: tre percorsi fotografici a confronto per discutere di tecnica, comunicazione e luce.
Il progetto nasce dalla volontà di conoscere il maggior numero di autori, le loro storie ed i loro progetti, per incentivare ognuno a costruire in modo autonomo un bagaglio culturale-fotografico adeguato alla creazione di un portfolio che racconti attraverso gli scatti la sensibilità e le esperienze di tutti i membri di Look At. Scattare per emulazione è il primo passo verso la maturità e l'originalità stilistica, attraverso gli occhi di altri fotografi apriamo la mente, sperimentiamo, ci innamoriamo della fotorgafia prendendo coscienza delle possibilità espressive che offre.
Durante l'evento del 9 giugno 2014 hanno presentato i propri lavori i soci Luca Gualtieri, Debora Bondi e Riccardo Dalia. Ognuno dei quali, ispirandosi ad un autore, ha presentato una breve sequenza di scatti che ne ripercorresse lo stile o il pensiero. In particolare Luca Gualtieri si è ispirato agli scatti di Steve Mccurry, individuando nel ritratto lo strumento fotografico preferito per far risaltare la personalità e lo stato d'animo di un soggetto. Attraverso gli scatti l'autore ha tentato di abbattere le barriere comunicative che esistono tra chi fotografa e chi è fotografato: primi e primissimi piani risaltano volti e occhi che, a detta di molti, sono il vero centro dell'anima. Debora Bondi ha reinterpretato il lifestyle della fotografa inglese Kate Hopewell-Smith incuriosendo il pubblico con un'elegante sequenza glamour dal sapore della sperimentazione e del divertimento. Ottimo utilizzo della luce e un contatto mai invadente col soggetto: prerogativa di una buona fotografia di ritratto. Riccardo Dalia ha invece seguito i lunghi passi da montagna del polacco Duczynski Maciej, sostituendo i paesaggi del nord europa di quest'ultimo con le più miti temperature dell'appennino tosco-emiliano, pianura e collina sono il minimo comune denominatore degli scatti. La ricerca della composizione e della luce ha portato l'autore all'inseguimento di scorci ed emozioni tipiche del paesaggista.
(Articolo a cura di Alessandro Russo)