In collaborazione con i propri soci, Look At presenta una serata aperta al pubblico interamente dedicata alla cultura fotografica… Quattro autori raccontati da quattro soci di Look At: quattro percorsi fotografici a confronto per discutere di tecnica, comunicazione e luce.
Il progetto nasce dalla volontà di conoscere il maggior numero di autori, le loro storie ed i loro progetti, per incentivare ognuno a costruire in modo autonomo un bagaglio culturale-fotografico adeguato alla creazione di un portfolio che racconti attraverso gli scatti la sensibilità e le esperienze di tutti i membri di Look At. Scattare per emulazione è il primo passo verso la maturità e l'originalità stilistica, attraverso gli occhi di altri fotografi apriamo la mente, sperimentiamo, ci innamoriamo della fotorgafia prendendo coscienza delle possibilità espressive che offre.
L'evento del 7 Luglio è all'insegna del Rosa, quattro socie prestano i propri progetti: Irene Lotti, Ylenia Mandreoli, Rosalba Colafemmna e Mirella Molinari. Ognuna, ispirandosi ad un autore più o meno famoso, ha presentato una breve sequenza di scatti che ne ripercorresse lo stile, il pensiero o il messaggio di fondo.
Irene Lotti ha portato come tema le mani, affiancandosi ad un progetto del fotografo Alessio Vissani intitolato "Mani per…". Un percorso introspettivo sulla vita, dalla nascita, per passare alle scoperte, lesensazioni, le emozioni e gli istinti, parti predominanti e intrinseche di ogni essere umano. La fusione delle immagini proprietarie e di Vissani, adornate dai testi dell'autrice del progetto, hanno immerso gli spettatori in una chiave di lettura della vita dell'Uomo, differente, non solo come essere quindi ma, come essenza che vive, sperimenta e scopre attraverso un "veicolo" primario: le mani.
Ylenia Mandreoli ha centrato il suo percorso unendo interessi e passione per il mondo animale, in particolare i volatili, ispirandosi a un famoso naturalista Stefano Ronchi. Nella sua presentazione, l'autrice, ha così immerso gli spettatori in una visione della natura dolce, pacata, silenziosa, piena di dolcezza trasmettendo sensibilità, amore, rispetto e tranquillità.
Rosalba Colafemmina ha toccato le note intime e sensibili del "ritratto familiare", andando oltre all'idea della foto di famiglia come immagine ricordo. Ispirandosi al pensiero di Fifi Tong, alla sua visione del ritratto familiare, caratterizzato dall'idea che, ogni essere Umano, trasmette alle generazioni future parte di se, fisica o caratteriale. La socia ha così realizzato un progetto carico di emotività e delicatezza, ricco di sensibilità che ha accompagnato gli spettatori a una visione di "famiglia" come legame intrinseco che ti accompagna nella vita.
Mirella Molinari, nel suo progetto, ha voluto mostrare agli spettatori il difficile compito che ogni essere umano, nella professione di infermiera, si trova ad affrontare. Un progetto dai toni duri, un appello agli spettatori all'attenzione, al rispetto, alla cura di se e degli altri. Per la realizazione del suo progetto si è ispirata al top del Shockversiting Olivirto Toscani.
(Articolo a cura di Luca Gualtieri ed Irene Lotti)